Persona disabile, piano di assistenza rimasto inattuato: sulla richiesta del familiare nei confronti della pubblica amministrazione decide il giudice ordinario

In Tribunale dovrà essere presa in esame l’azione di una donna mirata ad ottenere l’esecuzione del piano di assistenza per il figlio disabile

Persona disabile, piano di assistenza rimasto inattuato: sulla richiesta del familiare nei confronti della pubblica amministrazione decide il giudice ordinario

Se lo Stato è inadempiente nell’assistenza alla persona disabile, è legittimo che il familiare agisca per vie legali chiedendo non solo l’attuazione del piano di assistenza, rimasto invece sulla carta, ma anche un adeguato risarcimento. A decidere però deve essere il giudice ordinario, e non quello amministrativo. A fare chiarezza hanno provveduto le Sezioni Unite Civili della Cassazione, prendendo in esame il delicato caso riguardante un ragazzo portatore di disabilità e rimasto, come segnalato dalla madre, senza assistenza mirata da parte dello Stato nonostante un piano ad hoc. Nello specifico, la donna ha chiesto l’attuazione di quanto previsto in favore del figlio disabile, in relazione sia alla misura socio assistenziale, sia ai servizi dell’area clinico-riabilitativa con terapia domiciliare motoria e respiratoria. E tale richiesta, spiegano i magistrati, rientra, esattamente come la domanda di risarcimento avanzata sempre dalla donna, nel campo del giudice ordinario. (Ordinanza 32416 dell’8 novembre 2021 della Cassazione)

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