Lei accetta passivamente i rapporti imposti dal marito e lui viene condannato per violenza sessuale

Inequivocabile la condotta tenuta dall’uomo, che ha approfittato della sudditanza della moglie, timorosa di subire ritorsioni e violenze

Lei accetta passivamente i rapporti imposti dal marito e lui viene condannato per violenza sessuale

Se la donna accetta passivamente i rapporti sessuali pretesi con forza dal marito, non manifestando chiaramente la propria opposizione solo per evitare di subire ritorsioni e violenze, allora è inevitabile la condanna dell’uomo, ritenuto colpevole di violenza sessuale. Inutili le obiezioni proposte dall’uomo e mirate a ridimensionare i fatti e a porre in evidenza la presunta mancata espressione di dissenso da parte della moglie. In particolare, l’uomo sostiene dinanzi ai giudici che, di solito, la moglie, seppur inizialmente non entusiasta delle avances, poi le accettava senza alcuna costrizione e in maniera volontaria. Per i giudici, però, i dettagli della vicenda racconta una storia completamente diversa. Fondamentale il racconto fornito dalla donna, la quale ha spiegato di essere stata costretta a subire le violenze sessuali del marito, alle quali soggiaceva, dopo aver manifestato invano il proprio dissenso, a causa di uno strato di sudditanza e del timore di reazioni violente.

(Cass. civ., sent. n. 35676/2021)

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