Integratori alimentari: stop alle indicazioni pubblicitarie riferite alla salute

Preso in esame il caso di un’azienda tedesca. Per i giudici non ci sono dubbi: le indicazioni sulla salute non possono, allo stato attuale, essere utilizzate per promuovere integratori alimentari

Integratori alimentari: stop alle indicazioni pubblicitarie riferite alla salute

Stop all’utilizzo di indicazioni sulla salute nella pubblicità dei prodotti alimentari e degli integratori alimentari. Questa la posizione assunta dai giudici (sentenza del 30 aprile 2025 della Corte di giustizia dell’Unione Europea), chiamati a prendere in esame il caso relativo ad un’impresa tedesca. Il divieto si applica, precisano i giudici, fino a quando la Commissione Europea non abbia completato l’esame delle indicazioni presenti nella pubblicità e le abbia poi inserite negli elenchi delle indicazioni sulla salute consentite. Unica eccezione possibile quando l’impiego delle indicazioni pubblicitarie non sia già ammesso in base a un regime transitorio. In sostanza, l’impresa tedesca – la ‘Novel Nutriology’ – commercializza un integratore alimentare contenente estratti di zafferano e di succo di melone. Nella pubblicità del prodotto, la società dichiarava che tali estratti migliorano l’umore o riducono la sensazione di stress e di stanchezza. Questi riferimenti sono stati contestati da un’associazione professionale tedesca. E ciò ha portato la questione dinanzi ai giudici comunitari, i quali constatano ora che, secondo un regolamento del 2006, l’utilizzo di indicazioni sulla salute nella pubblicità dei prodotti alimentari e degli integratori alimentari è, in linea di principio, vietato, ma può essere consentito purché si tratti di indicazioni autorizzate dalla Commissione Europea e incluse negli elenchi delle indicazioni sulla salute consentite. In sostanza, l’esame e il requisito di un’autorizzazione da parte della Commissione Europea mirano a garantire che un’indicazione sulla salute sia scientificamente giustificata e, in tal modo, a tutelare i consumatori e la salute umana. Pertanto, le indicazioni sulla salute non possono, allo stato attuale, essere utilizzate per promuovere integratori alimentari. Tuttavia, una deroga è possibile se le indicazioni rivendicate rientrano in un regime transitorio previsto dal regolamento del 2006. Cosa non avvenuta, però, nel caso relativo all’impresa tedesca, poiché si tratta di indicazioni sulla salute relative a funzioni psicologiche che, prima dell’entrata in vigore del regolamento, non sono state sottoposte a valutazione e autorizzazione in Germania.

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