Straniero convive col fratello cittadino italiano: può chiedere il ‘permesso di soggiorno’

Respinta la tesi proposta dal Ministero dell’Interno, secondo cui il dato della convivenza comporta solo l’inespellibilità

Straniero convive col fratello cittadino italiano: può chiedere il ‘permesso di soggiorno’

Per lo straniero extracomunitario che in Italia convive col fratello cittadino italiano è possibile chiedere il ‘permesso di soggiorno’ per motivi familiari. Respinta dai giudici la tesi sostenuta dal Ministero dell’Interno, tesi secondo cui la condizione soggettiva di inespellibilità, alla luce della convivenza col familiare in Italia, assume rilievo solo come strumento difensivo a disposizione dello straniero a fronte dell’attivazione di provvedimenti espulsivi da parte dell’amministrazione e non può invece giustificare la richiesta, d’iniziativa dello straniero, di un permesso di soggiorno per motivi familiari. Di diverso avviso i giudici, i quali precisano che i cittadini stranieri che convivono effettivamente con parenti (entro il secondo grado) di nazionalità italiana non beneficiano solo della tutela avverso i provvedimenti espulsivi, tutela scaturente dalla loro condizione di inespellibilità, ma possono anche attivarsi per richiedere e ottenere dal Questore un permesso di soggiorno per motivi familiari.

(Cass. civ., ord. n.  28201/2021)

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