Progetti coi fondi europei: dichiarazioni false o inesatte sono catalogabili come frode

I giudici europei hanno preso in esame un caso riguardante la Romania. Fondamentale che le dichiarazioni false siano mirate a creare l’illusione del rispetto degli obblighi previsti durante il periodo di sostenibilità del progetto

Progetti coi fondi europei: dichiarazioni false o inesatte sono catalogabili come frode

Nella gestione dei fondi europei destinati alla realizzazione di un progetto all’interno del singolo Stato membro è fondamentale la trasparenza. Ciò perché, come chiarito dai giudici comunitari, la nozione di frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione Europea va interpretata in un senso ampio, poiché essa include anche l’utilizzo di dichiarazioni false o inesatte presentate, successivamente all’esecuzione del progetto che beneficia del finanziamento, per creare l’illusione del rispetto degli obblighi previsti durante il periodo di sostenibilità del progetto, e col chiaro fine di trattenere indebitamente i fondi provenienti dal bilancio dell’Unione Europea. A chiedere chiarimenti sono stati i magistrati rumeni, chiamati a prendere in esame il ricorso proposto dal Ministero dei Lavori pubblici di quel Paese avverso l’ordinanza con cui la Procura Generale ha archiviato il procedimento penale intentato a carico di una persona per reati relativi alla riscossione indebita di fondi provenienti dal bilancio generale dell’Unione Europea.

(CGUE 14 ottobre 2021)

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