Niente registrazione per il marchio del Milan: fatale quello già utilizzato da anni in Germania da un’azienda che realizza prodotti di cancelleria

Decisive l’elevata somiglianza fonetica e la media somiglianza visiva del segno proposto per la registrazione dalla società calcistica con il marchio tedesco

Niente registrazione per il marchio del Milan: fatale quello già utilizzato da anni in Germania da un’azienda che realizza prodotti di cancelleria

Niente registrazione per il marchio ‘Milan’ della storica società calcistica rossonera. Questa la decisione del Tribunale dell’Unione Europea, che ha respinto il ricorso proposto dai legali dei ‘diavoli’ calcistici italiani, ribadendo la legittimità dell’opposizione fatta da un’azienda tedesca che realizza prodotti di cancelleria e per ufficio e ha un marchio simile a quello della società calcistica italiana ma registrato precedentemente. Decisive, secondo i giudici, l’elevata somiglianza fonetica e la media somiglianza visiva del segno proposto per la registrazione dalla società calcistica con il marchio tedesco, depositato nel 1984 e registrato nel 1988. Ciò comporta, di conseguenza, un rischio di confusione da parte dei consumatori, e quindi è impedita, spiegano i giudici, la loro protezione simultanea nell’Unione Europea. Per ulteriore chiarezza, poi, i giudici sottolineano che l’elemento figurativo aggiuntivo presente sul marchio tedesco – cioè la testa di un uccello, simile a un rapace – non è insignificante, ma non può essere considerato dominante e tale da alterare il carattere distintivo dell’elemento denominativo che costituisce il marchio stesso. (Sentenza del 10 novembre 2021 del Tribunale dell’Unione Europea)

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