Plausibile l’azione giudiziaria da parte del conducente, se differente dal proprietario, per mettere in discussione la sanzione accessoria nei suoi confronti
Se il proprietario dell’automobile ha pagato la sanzione pecuniaria per la violazione del Codice della strada, è comunque possibile per il conducente contestare la sanzione che ha riguardato lui personalmente, cioè la decurtazione dei punti – ben quindici, nella vicenda in esame – dalla sua patente. Nella battaglia con la Prefettura il conducente – diverso, ovviamente, dal proprietario – del veicolo ha posto in evidenza che l’intestatario dell’automobiliste ha pagato la sanzione pecuniaria prevista per la violazione del Codice della strada mentre nei suoi confronti è scattata la sottrazione dei punti dalla patente. E proprio quest’ultimo provvedimento il conducente ha deciso di impugnare, vedendosi dare ragione dal Giudice di pace, il quale ha chiarito che il conducente, essendo diverso dal proprietario del veicolo, ha tutto il diritto di impugnare il verbale per contestare l’infrazione e, soprattutto, l’infrazione accessoria nei suoi confronti, ossia la decurtazione dei punti dalla patente. (Sentenza del 23 settembre 2021 del Giudice di pace di Ferentino)