Marketing indesiderato: ex cliente e potenziale cliente inchiodano ‘Verisure Italia’

Multa da 500mila euro per la società, colpevole di avere proseguito con le proposte commerciali via ‘sms’ e via email anche dopo l’esercizio del diritto di opposizione da parte dei due soggetti

Marketing indesiderato: ex cliente e potenziale cliente inchiodano ‘Verisure Italia’

Ennesimo caso di marketing indesiderato: consequenziale la sanzione – multa da 400mila euro. -inflitta dal ‘Garante per la privacy’ (provvedimento del 27 novembre 2025) a ‘Verisure Italia’ – società operativa nel settore dei sistemi di allarme per locali pubblici e privati – a fronte del trattamento illecito, a fini di marketing, di dati personali.
A dare il ‘la’ all’azione del ‘Garante’ sono state la segnalazione di un ex cliente, che aveva continuato a ricevere ‘sms’ promozionali indesiderati, anche dopo essersi opposto al trattamento dei dati, e la segnalazione di un potenziale cliente che, dopo aver richiesto un preventivo, aveva iniziato a ricevere telefonate, email e ‘sms’ di natura pubblicitaria.
In entrambi i casi, le comunicazioni erano proseguite nonostante l’esercizio del diritto di opposizione.
Numerose e gravi le violazioni riscontrate, secondo quanto appurato dal ‘Garante’. La società ha gestito le richieste di opposizione con ritardo, oltre i termini previsti dal ‘Regolamento europeo’, e non ha raccolto correttamente – tramite il ‘form’ presente sul proprio sito – il consenso dei potenziali clienti per finalità di marketing diretto. Infatti, oltre a non fornire un’adeguata informativa, tale consenso era di fatto accorpato alla richiesta di preventivo del potenziale cliente. In altre parole, il solo fatto di fornire il proprio numero di telefono per ottenere un preventivo personalizzato era considerato dalla società come un comportamento equiparabile al consenso alla ricezione di telefonate pubblicitarie.
Il ‘Garante’ ha anche ritenuto eccessivo il periodo di conservazione (dodici mesi) dei dati dei potenziali clienti previsto per il teleselling, periodo entro il quale la società riteneva di potere ricontattare il potenziale cliente qualora non avesse accettato il preventivo offerto.
Oltre al pagamento della sanzione di 400mila euro, il ‘Garante’ ha vietato a ‘Verisure Italia’ l’ulteriore trattamento dei dati personali acquisiti illecitamente, ha ordinato la cancellazione di quei dati raccolti in mancanza di un valido consenso e imposto l’adeguamento delle informative al ‘Regolamento europeo’. Inoltre, la società dovrà comunicare al ‘Garante’ tutte le misure adottate per mettersi in regola con la normativa in materia di corretto trattamento dei dati personali.

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