Rilevante il materiale rinvenuto dagli uomini della Guardia di Finanza
Legittimo l’accertamento fiscale basato sulla contabilità ‘in nero’ – due block-notes, per la precisione – rinvenuta nella disponibilità dell’avvocato. Fondamentale il blitz compiuto dagli uomini della Guardia di Finanza: in quell’occasione non solo si è appurato che il legale aveva omesso completamente la dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta 2012, ma sono stati anche acquisiti due block-notes contenenti l’indicazione dei compensi derivanti dall’attività professionale svolta e costituenti documentazione extra contabile, e infine si è preso atto della omessa tenuta della contabilità. Rilevante, però, soprattutto il riferimento ai due block-notes, sufficienti, secondo i giudici, a inchiodare il legale. In sostanza, nell’ambito delle operazioni di accertamento la contabilità ‘in nero’, costituita da appunti personali, rappresenta un valido elemento, e, di conseguenza, legittima l’avviso di accertamento centrato sulle discrepanze tra il fatturato attivo acquisito in occasione della verifica della Guardia di Finanza e quanto dedotto dalla documentazione extracontabile rinvenuta in sede di accertamento. (Sentenza 8867 dell’8 ottobre 2021 della CTR Sicilia)