L’accanito fumatore è l'unico responsabile dei danni causati dal fumo
La Corte d'Appello di Roma ha stabilito che, ai sensi dell’ex art. 2043 c.c. ed ex art. 2050 c.c., uno smisurato consumo giornaliero di sigarette è sufficiente ad escludere ogni responsabilità dell'Agenzia Dogane e Monopoli di Stato per i danni alla salute del fumatore

Accertato che l'attore avesse cominciato a fumare nel lontano 1994, indotto in errore «dalla circostanza che la pubblicità delle sigarette c. d. light lo aveva spinto a ritenere che la dicitura light comportasse un'apprezzabile attenuazione della potenzialità nociva delle componenti del prodotto, che sarebbe stata assicurata da una riduzione quantitativa e non qualitativa dei principi attivi più pericolosi», e incrementandone il consumo fino all'anno 2000 con 30 sigarette al giorno, la Corte ha ritenuto
Ne consegue l'
Così deciso da