La visione arcaica della famiglia può comportare l’addebito della separazione

Accolta la richiesta avanzata da una donna nei confronti del marito, reo di non avere instaurato un dialogo con lei e con i figli

La visione arcaica della famiglia può comportare l’addebito della separazione

La visione arcaica della famiglia e i pessimi rapporti con moglie e figli possono comportare per l’uomo l’addebito della separazione coniugale. Nella vicenda in esame, ci sono stati prima gli anni di lontananza, per ragioni di lavoro, e poi, di nuovo, la vita tutti assieme: marito, moglie e figli sotto lo stesso tetto. Il ritorno a casa, però, non è stato idilliaco per l’uomo, e si è rivelato anzi un incubo per la moglie e per i figli. Inevitabile, secondo la donna, scegliere la strada della separazione, frutto, a suo dire, dei pessimi comportamenti tenuti dal marito. E questa visione è ritenuta corretta dai giudici, che difatti addebitano all’uomo la rottura coniugale. La donna ha soprattutto posto in evidenza la condotta autoritaria ed aggressiva del marito, spiegando che l’uomo, una volta rientrato in Italia dopo avere lavorato all’estero, ha assunto regolarmente un atteggiamento violento e di prevaricazione, non riuscendo neanche a costruir un adeguato rapporto affettivo con i figli. Per i giudici le azioni compiute dall’uomo sono frutto della sua visione arcaica della famiglia, in cui, il legame tra i membri è una sorta di dato a priori, non basato sul dialogo e sulla costruzione affettiva.

(Trib. Trapani, sent. 31 agosto 2021)

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